lunedì 30 giugno 2014

il sindaco d'italia, i sindaci d'Italia



la chiave di volta del controllo politico delle maggiori istituzioni nazionali si attua con il controllo dei sistemi locali, attraverso lo strumento elettorale della "elezione diretta del sindaco" (1)

l'ANCI  (associazione nazionale comuni d'Itala) è la maggiore lobby-istituzionale, e sostituisce - almeno in parte - con le sue strutture territoriali e funzionali (un vero e proprio sistema di enti) l'organizzazione degli storici partiti di massa, spesso fornisce il personale politico (2) (4) e di alta amministrazione (3) alle strutture 
governative centrali.

La tendenza "riformista" governativa sulle strutture e dinamiche costituzionali così come proposta e sostenuta dalla maggioranza in atto nel nostro sistema politico,
e quotidianamente ribadita dal leader del maggiore partito (non a caso ex-sindaco di un grande comune) va nella direzione di configurare il capo del Governo come 
"sindaco d'italia" e la legge elettorale (c.d. Italicum) per l'elezione politica quanto più possibile prossima (stanti alcuni residui vincoli costituzionali) alla legge sull'elezione diretta del sindaco.

La forma di governo che ne potrebbe derivare sarebbe di fatto iper-presidenzialista ed attribuendo di fatto al capo del governo (così come oggi accade per il sindaco) sia il pieno
potere esecutivo e totale controllo sulla PA , nonché sugli organismi economici e di servizio collegati, sia (e qui sta la novità) il controllo del legislativo (monocamerale) in base al super-premio di maggioranza acquisito in sede elettorale.
Quanto al senato, si tratterebbe niente di più che di un organismo di ulteriore legittimazione politica delle classi dirigenti locali (sindaci e esponenti delle regioni)
sostitutivo di quella che oggi viene denominata "conferenza unificata stato regionisotto il controllo Anci (6).

Il potere "sindacale" del presidente del consiglio/sindaco d'italia si rafforza così ulteriormente a monte del meccanismo elettorale attraverso metodologie particolari di selezione e fidelizzazione della classe politica  (in sede locale) (5) vale a dire di coloro che possono accedere alle più significative candidature politiche e posizioni di responsabilità nelle amministrazioni pubbliche ed organismi strumentali collegati.