GI LAB: dicembre 2011

Un danno al Paese da sessanta miliardi di euro

Come si misura la corruzione

La corruzione politica

La corruzione economica e sociale

ANTICORRUZIONE

FUNZIONE PUBBLICA

COMMISSIONE PER LA TRASPARENZA E LA PREVENZIONE
DELLA CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

(prime riflessioni)

PROTOCOLLO D'INTESA CIVIT/CNR PER LA TRASPARENZA E AGIBILITA' DELLE INFORMAZIONI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (nota)

DIGITPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' (nota)

PROTOCOLLO MINISTERO INTERNO UNIONCAMERE PER LA LEGALITA'

UNIONCAMERE COMITATI LOCALI PER LA LEGALITA'
(Prefetto, Autorità giudiziarie, Associazioni di categoria)

PROTOCOLLO D'INTESA ANCI- CIVIT

CIVIT LINEE GUIDA PROGRAMMA TRASPARENZA INTEGRITA'

UN CODICE ETICO PER L'AMMINISTRAZIONE LOCALE
PROTOCOLLO REGIONE VENETO - MINISTERO INTERNO
(9 gennaio 2012 - testo )

CONVENZIONE CIVILE SULLA CORRUZIONE STRASBURGO 1999
(slides Il Mondopiatto)

LA SENTINELLA CIVICA
(Whistleblower)

INDICE DI PERCEZIONE DELLA CORRUZIONE 2011 *

CPI 2011 Indice di Percezione della CorruzioneMilano / Roma, 1/12/2011 – Transparency International,l’organizzazione contro la corruzione con sede a Berlino, pubblica oggi il CPI 2011 [Corruption Perception Index] l’Indice di Percezione della Corruzione, in cui 183 Paesi del Mondo sono classificati a seconda del loro livello di corruzione(da 0, molto corrotto, a 10, per niente corrotto).“Quest’anno – dichiara la presidente di Transparency International Huguette Labelle – abbiamo visto come la corruzione sia stata al centro di diverse proteste, sia nell’Europa colpita dalla crisi, che nel Nord Africa pronto a iniziare una nuova stagione politica”.La Commissione Europea ha stimato il costo della corruzione nell’Unione Europea nell’ 1% del suo PIL, cioè 120 miliardi di euro all’anno.Tale importo non solo viene sottratto a settori vitali per il funzionamento degli Stati come l’educazione o la sanità, ma causa anche un rallentamento della crescita economica, frenando gli investimenti esteri come rilevato dall’IMF.CPI 2011: ITALIA

L’Italia ottiene anche quest’anno una valutazione molto negativa, identica a quella dell’anno passato, di 3,9 su 10 collocandosi al 69° posto su 183 e al quartultimo posto in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria.“In questo periodo più che mai - dichiara la presidente di Transparency International Italia (TI-It), Maria Teresa Brassiolo – è necessario che tutte le forze politiche, le Istituzioni, il mondo imprenditoriale e la società civile si uniscano e lavorino insieme per raggiungere un obiettivo preciso: abbattere il livello di corruzione nel nostro Paese, diminuendo così i costi pubblici e quindi il debito, liberando allo stesso tempo risorse essenziali per quell’economia virtuosa che investe e crea lavoro certo e dignitoso. Un concreto ed efficace contrasto alla corruzione deve essere inserito come priorità assoluta per lo sviluppo”.“La ripresa sarà possibile se crescerà il valore prodotto dalle imprese nazionali, cioè i prodotti e i servizi reali. - aggiunge Walter Forresu, membro del board di TI-It – Il contrasto agli sprechi pubblici, alla corruzione e all’economia sommersa, incluse le rendite della criminalità, è un fattore decisivo per la ripresa economica. Sono tuttavia necessarie misure strutturali che riducano in misura drastica il costo della governance nazionale e della politica.Con il conseguente recupero di risorse finanziarie, il prelievo fiscale potrà essere allineato con il livello medio europeo, equivalente per tutti i tipi di rendita, incluse quelle finanziarie. In quest’ambito è auspicabile un’azione normalizzatrice dell’EU.”Transparency International Italia, suggerisce da tempo una serie di misure da adottare per rendere più efficace il contrasto alla corruzione, allineandosi alle best practices internazionali.

Le principali proposte di Transparency - Italia:

1 L’adozione di speciali Codici di Condotta per i membri del Parlamento e del Governo;

2 L’istituzione di un’Autorità Anticorruzione indipendente, stabile, efficace, come previsto dalle convenzioni UNCAC, OCSE e dal GRECO;

3 L’introduzione di protezioni efficaci per coloro che segnalano negligenze e malversazioni (vedette civiche) come stabilito nell’ultimo G20;

4 Introduzione dei Patti di Integrità – studiati da Transparency International - nei bandi di gara pubblici. La mancata sottoscrizione o il mancato rispetto dell’impegno comportano l’automatica esclusione dalla gara per il concorrente;

5 La ratifica e l’implementazione della Convenzione Civile e Penale sulla Corruzione del Consiglio d’Europa;

6 L’approvazione del Disegno di Legge anticorruzione con le correzioni coerenti agli impegni internazionali.

Fonte: http://www.transparency.it/
http://www.transparency.it/ind_ti.asp?idNews=197&id=cpi
(note Anticorruzione-CISPA 20008)
(strumenti di gestione del rischio corruzione CISPA)

* ( vanno segnalate alcune riserve sulla attendibilità dei dati di Transparency e sull'operatività di tale associazione rispetto alle funzioni dichiarate, segnalando una valutazione riportata in una testata giornalistica italiana:

http://www.liberoquotidiano.it/news/884020/Classifiche-La-radiografia-di-un-Italia-corrotta-Qualche-verit%C3%A0-e-tante-balle-sul-Belpaese-Facci.html)

INDICE DI PROPENSIONE ALLA CORRUZIONE

Il BPI ’’Indice di Propensione alla Corruzione” evidenzia la graduatoria dei Paesi corruttori tra le principali nazioni esportatrici.Il BPI colloca l’Italia a metà della classifica di 28 tra i maggiori esportatori mondiali, ma in posizione decisamente inferiore ai migliori e all’ultimo posto tra i Paesi europei.

APPROFONDIMENTO :